Una pelle caratterizzata da un colorito non omogeneo, imperfezioni e disidratazione è un problema comune in questo periodo dell’anno. Noi di LifeWave abbiamo una soluzione per aiutarti a ritrovare una pelle morbida e giovanile e consiste nell’utilizzo del sistema Alavida Regenerating Trio.
Tutti noi ci preoccupiamo soprattutto delle rughe, ma secondo i ricercatori è il colorito non uniforme della pelle che rivela davvero la nostra età. La ricerca austriaca e tedesca ha dimostrato che una carnagione disomogenea e irregolare può invecchiare anche di 20 anni. *
“Indipendentemente dal fatto che una donna abbia 17 o 70 anni, il contrasto della tonalità della pelle gioca un ruolo significativo nel modo in cui vengono percepiti età, bellezza e salute”, afferma il coautore dello studio, il dottor Bernhard Fink, capo ricercatore del Dipartimento di biologia sociale/antropologia all’Università di Goettingen, Germania.
In generale, un colorito della pelle opaco e disomogeneo con una consistenza ruvida, pori visibili e linee sottili può essere causato da una combinazione di affaticamento della pelle, inquinanti quotidiani, cattiva alimentazione, condizioni atmosferiche avverse, stress e sonno inadeguato.
Alavida Regenerating Trio rappresenta la soluzione ideale e priva di sostanze medicinali per uniformare il colorito della pelle.
L’Alavida Nightly Restore Facial Créme è destinata all’uso notturno, quando il corpo guarisce spontaneamente. L’Alavida Daily Refresh Facial Nectar è invece indicato per l’uso diurno, quando la pelle è esposta agli agenti atmosferici. Il cerotto fototerapico Alavida si avvale della luce per stimolare i punti della pelle. Utilizzabile anche di notte, questo cerotto sicuro ed efficace riduce lo stress ossidativo e aiuta a preservare gli antiossidanti all’interno dell’organismo. Tutto questo favorisce la rigenerazione della luminosità della tua pelle.
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* La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Journal of Cosmetic Dermatology. L’estratto dello studio è disponibile qui:
http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/j.1473-2165.2010.00538.x/abstract